ZITA DEI FIORI – TOBINO MARIO

MONDADORI – 1986

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Descrizione

La giovane Zita, discesa nel tredicesimo secolo da Monsagrati, curava da tempo la casa dei signori Fatinelli, tanto da essere diventata la più importante delle domestiche. Con il suo animo dolce e gentile conquistò ben presto la simpatia e il rispetto di tutti i lucchesi, co-cittadini della famiglia Fatinelli. Nell’aiutare il prossimo Zita provava una sensazione di pace e felicità che mai aveva sperimentato in precedenza, ma fu proprio la sua generosità un giorno a scatenare le ire del suo padrone di casa. Egli, notando che la ragazza si stava dirigendo a casa di due povere donne per portare loro del cibo, le intimò di mostrare il contenuto del suo grembiule e, inspiegabilmente, tutte le vivande si trasformarono in bellissimi fiori.
Il secondo curioso avvenimento avvenne in prossimità di un pozzo, dove la Zita riuscì a trasformare l’acqua in vino per un povero forestiero.
L’ultimo, infine, avvenne a suo beneficio: la notte in cui la giovane serva decise di andare in visita alla chiesa di San Pietro a Grado, la farina in casa Fatinelli si trasformò in pane, e tutti inneggiarono al miracolo.
Il 27 Aprile 1278 si sparse per Lucca la voce che Zita era deceduta e tutti, riunitisi sotto le finestre di casa Fatinelli in piazza San Frediano urlarono al cielo la sua santità.
La giornata in memoria della Zita dei fiori,  così chiamata in ricordo del suo primo miracolo, riunisce ancora il 27 Aprile i Lucchesi in festa.