I tre libri della primavera al Campino

Sono tre i titoli che la biblioteca di Molina mon amour ha scelto per la breve rassegna di presentazioni di libri in programma tra maggio e giugno. Tutti gli appuntamenti sono alle 17.30 al Campino di Molina di Quosa, in via don Sturzo loc. Gagnetto. Ingresso libero.

  • Venerdì 16 maggio
    Sei pisano se di Francesca Turchi (Felici Editore)

    Chi l’avrebbe mai detto che una challenge goliardica di parole in “pisano stretto” potesse generare un’eco tale da farne un libro? La scommessa di Francesca Turchi (www.travelstales.it) ha inizio nel 2016, con la pubblicazione di un articolo dedicato alle parole tipiche del dialetto pisano che, grazie anche al contributo attivo dei propri follower, veri e propri dispensatori di termini e motti in vernacolo, è pian piano diventato un autentico “manuale del pisano schietto”. Una sorta di mini dizionario pisano-italiano da viaggio, utile per comprendere le espressioni più astruse, ma anche per eccellere nelle interazioni con i locali, acquisendo al contempo modi di dire e storielle tipiche dialettali. Il tutto accompagnato da reminiscenze di quartiere, storie d’amore adolescenziali e spaccati minimalisti sagacemente restituiti dalla penna di Alessandro Scarpellini, sempre in compagnia di altri astanti. Per non parlare delle illustrazioni ganze da morì!
    (Presentazione a cura dell’editore)
  • Venerdì 30 maggio
    Vita fronte retro di Maurizio Gazzarri (MdS Editore)

    Ventiquattro racconti. Ventiquattro, come le ore di una giornata. Quante persone si incrociano nell’arco di un giorno, nei sogni notturni, sul lavoro, nelle case, per strada? Cos’hanno da dirci e da darci quelle persone? Città vere e luoghi immaginari. Persone esistenti e personaggi inventati. Esperienze vissute e voli pindarici. Amori roventi e morti freddissime. Individui da evitare e altri da abbracciare. Una raccolta di racconti con molti capi e con tante code. Un assortimento di stili e di argomenti. Con un filo conduttore: l’umanità vista di sbieco. Si narra di pazzia, di povertà, di uomini e donne che ci sfiorano, di scritte sui muri, di zuppa di legumi, di addii dolorosi, di vendemmia e di talea, di gatti, di macchine per scrivere, di cattiveria e di tenerezza. Di vita, fronte retro.
    (Presentazione a cura dell’editore)
  • Venerdì 13 giugno
    Il cinema Western di Ferruccio Diozzi (Libreria Dante & Descartes)

    Come e più di altre tradizioni la conquista del West è stata alimentata e ha alimentato miti e il cinema l’ha seguita con puntualità… la mitologia della conquista ha racchiuso in sé una serie di idee e di impostazioni, a volte non del tutto coerenti, che si sono presentate più volte nella lunga narrazione del West…
    Una rilevanza particolare assumono alcune figure specifiche di fuorilegge ed è interessante notare come, nella stessa visione della conquista abbiamo potuto trovare posto istanze apparentemente inconciliabili quale quella della legge e ordine da un lato, del bandito-eroe dall’altro.
    (Dalla quarta di copertina)

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